L’arte in Campania parte dalla protostoria e ci racconta una storia lunga secoli.
Il vasellame, i bronzi lavorati e gli oggetti in silice ritrovati necropoli campane del VI secolo, insieme alle terrecotte, provano la vitalità dell’antichissima arte campana, nella quale anche se predomina l’influsso ellenico, si fondano elementi etruschi, sanniti, osci. I romani invece hanno dato vita ad opere di pubblica utilità ma che di fatto oggi sono opere d’arte. Ma anche belle ville, teatri, ponti, fortificazioni, cinte murarie, tutto ciò di cui aveva bisogno la città per crescere e prosperare. Del periodo romano, abbiamo inoltre innumerevoli testimonianze, intere città come Pompei ed Ercolano. L’arte bizantina, irradiatasi in tutto il mondo cristiano, non poteva non giungere fin nella nostra regione. Mentre la venuta degli Svevi segnò la ripresa del classicismo. La pittura apre le porte a quella trecentesca e la scultura si rinnova con l’influsso gotico, che nonostante la resistenza da parte degli architetti italiani, si sviluppò e concretò in un gotico modificato, più tradizionale. Gli angioini vollero in Campania i maggiori architetti di Francia e di Toscana. Appartengo a quest’epoca Santa Chiara, San Lorenzo Maggiore a Napoli, la Certosa e il Castello di Sant’Elmo. Finché nel XV secolo anche a Napoli giunse, sotto gli aragonesi, il Rinascimento, che ridona vivacità e freschezza alle opere artistiche. Successivamente l’architettura, la pittura e la scultura si evolvono nel barocco. In questo secolo in Campania dominò Cosimo Fanzango, un artista poliedrico che dipinse, disegnò e scolpì, famose balaustre, altari, colonne delle più famose chiese e palazzi napoletani. Nelle vostre passeggiate napoletane lo sentirete nominare tantissime volte. Il barocco, che domina l’inizio del XVIII, si trasforma in quel roccocò ricco di decorazioni. Il Fuga e il Vanvitelli giunsero al neo-classicismo in cui il barocco è ancora presente, visibile nello scalone della Reggia di Caserta.
Nel ‘700 a Napoli si ha il fiorire di una nuova arte, quella dei figurari, che diedero vita al presepe napoletano.
Benvenuti in Campania!
PAESTUM
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A seconda delle quattro stagioni, la luminosità del cielo, colora con i suoi riflessi i protagonisti indiscussi di questo luogo magico: i templi di Paestum.
All’interno delle mura (4750 mt di lunghezza) trionfano intatti, dal VI secolo a. C., i magnifici templi dorici: la Basilica dedicata ad Hera, il tempio di Nettuno e il tempio di Cerere dedicato ad Atena. Di inestimabile valore storico ed artistico, conservato nel Museo Nazionale Archeologico di Paestum, è la Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia. Più tardi i Romani vi costruirono edifici grandiosi, come le Terme, il portico del Foro, il Tempio detto della Pace e il piccolo anfiteatro, luogo d’incontro dei cittadini.
Oggi, vivere Paestum significa immergersi nel cuore della storia greco-romana, respirare lo spirito del passato, godere della bellezza di un ‘eredità senza tempo.
Scopri la più bella città della Magna Grecia attraverso il racconto di una delle nostre guide autorizzate, vi porteranno indietro di 2500 anni, facendovi vivere lo charme che ancora oggi si conserva intatto.
POMPEI
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Pompei è uno di quei luoghi visitabili infinite volte, non solo perché è il più suggestivo della penisola, ma soprattutto perché è una continua e sorprendente scoperta. Un’intera città bloccata nel 79 dall’eruzione del Vesuvio, le strade, le case, le ville, affascinanti affreschi, calchi di persone, resti umani e animali, ci parla ancora oggi di come fosse la vita in epoca romana, una triste ma grande eredità storica.
Agli scavi di Pompei, non si può solo passeggiare, bisogna affidarsi a guide esperte che vi trasportino indietro nel tempo per rivivere il passato. La distesa di rovine è così ricca che sarebbe un vero peccato non vivere l’esperienza al completo.
NAPOLI
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Napoli è una città ricca di fascino. Napoli è un libro d’arte.
Il nucleo abitato più antico sorse sul monte Erchia, dove oggi è Pizzofalcone. I colonizzatori greci nel VII secolo a. C. fondarono su queste alture Partenope, il primo nucleo della futura Napoli.
Oggi Napoli è tesoro di una vicenda artistica che va dall’età greco-romana, a quella bizantina, con rare testimonianze anche dell’età normanno-sveva, si sviluppa con gli angioini l’arte napoletana, il Rinascimento ne lascia una grande eredità, il Seicento, il Barocco e il Roccocò.
Nota per il suo folclore, per le tradizioni e l’artigianato.
Sopravvivono le feste religiose, dove molta importanza viene data alla festa del patrono San Gennaro, il primo sabato di maggio e il 19 settembre avviene il miracolo della liquefazione del sangue. L’artigianato, legato al Natale, nel 700 era un vero genere artistico oggi la tradizione la possiamo vedere lungo le vie di San Gregorio Armeno. Ma Napoli è famosa anche per la sartoria su misura, tra le strade troveremo molti negozi-bottega.
Dunque convenite che non basta un solo giorno per vivere Napoli
LA REGGIA DI CASERTA
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Il palazzo Reale di Caserta è uno degli edifici più imponenti d’Italia. Fu il re Carlo di Borbone a voler creare una reggia che emulasse i palazzi e i giardini della francese Versailles. Ci vollero 12 anni, dalla posa della prima pietra, per terminare la struttura del palazzo. 1200 stanze, 1750 finestre. Eppure è il Parco, proclamato nel 2010 uno dei più bei giardini storici d’Italia, che colpisce di più, con il suo effetto scenografico e il susseguirsi per più di 3 chilometri di vasche, cascate, gruppi scultorei e fontane meravigliose.
LA CERTOSA DI SAN LORENZO IN PADULA
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La Certosa di San Lorenzo è tra i monasteri più grandi nel mondo, tutela Unesco dal 1998.
Costruita sulla base di un edificio precedente, La Gracia di San Lorenzo dell’abbazia di Montevergine, che appartenne ai monaci Basiliani, successivamente donata ai Certosini. Nel corso del decennio venne più volte soppressa finché durante le guerre mondiali venne adibita a campo di prigionia.
Le opere di restauro iniziate nel 1982, durarono 20 anni, restituirono le splendide forme del rinnovamento barocco. Scenografico è il chiostro grande, tra i più vasti al mondo.
Con tutti questi primati la Certosa non potrà non stupirvi.